Il 1 dicembre 2022 il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, il Decreto Legislativo di attuazione della Direttiva Omnibus.
La direttiva Omnibus è arrivata in italia il 28 maggio 2022 e con la recente recezione a breve gli ecommerce dovranno adeguarsi a quanto già fanno da tempo altri paesi europei.

Direttiva Omnibus per gli ecommerce, di cosa si tratta?
La direttiva Omnibus per gli ecommerce si rivolge a tutti i merchant online con lo scopo di rafforzare i diritti dei consumatori in relazione al tema della trasparenza dei prezzi.
Quali sono i punti fondamentali della direttiva?
- Sconti e promozioni: devono essere trasparenti e informare non solo del prezzo scontato o della percentuale di sconto, ma anche del prezzo più basso e tutte le variazioni di prezzo applicate al prodotto negli ultimi 30 giorni. Pratica assai frequente è infatti quella di gonfiare i prezzi in modo non veritiero subito prima di applicare la promozione, questo è ritenuto scorretto nei confronti del consumatore.
- Informazioni sul venditore: I clienti dovranno sapere da chi acquistano e quindi le informazioni sul venditore dovranno essere precise ed estese.
- Recensioni: Se è prevista la possibilità di lasciare dei feedback dei clienti, i venditori dovranno dimostrare la veridicità di quelle recensioni e le modalità con le quali vengono raccolte. Dovranno quindi sempre provenire da acquirenti reali, per esempio dimostrando che il nominativo che ha rilasciato la recensione ha effettivamente acquistato su quel portale.
- Personalizzazione dei prezzi: Se l’ecommerce utilizza strumenti di automatizzazione all’interno dell’ecommerce personalizzando i prezzi a seconda dell’utente (con newsletter, codici sconto, carte fedeltà), allora questo dovrà essere bene segnalato. I consumatori devono essere consapevoli che i prezzi vengono stabiliti sulla base dei loro profili e delle loro azioni.

Come adeguarsi alla direttiva?
La maggior parte delle modifiche sono probabilmente già applicate in diversi ecommerce. La normativa però mira a rendere il commercio online sempre più trasparente. Non vedremo più quindi espedienti manipolativi che alterano l’esperienza di acquisto on line, è bene quindi adeguarsi subito così da essere pronti quando sarà ufficialmente obbligatorio apportare le modifiche o integrazioni richieste. Per farlo ci si può riferire a due categorie di professionisti:
- Uno studio legale esperto di diritto dell’informatica che individui tutte le necessità del proprio ecommerce.
- Un’agenzia di marketing e comunicazione o una serie di consulenti che possano implementare le modifiche necessarie per adeguarsi.

Quali sono i rischi per chi non si adegua alla direttiva omnibus per gli ecommerce?
Le nuove regole imposte dalla direttiva non vanno trascurate in quanto le sanzioni sono salatissime. Chi non rispetterà i dettami della normativa sarà sanzionato con una multa fino al 4% del fatturato annuo della società nello Stato membro (o negli stati membri interessati) in cui si è verificata la violazione, o di 2 milioni di euro nei casi in cui non siano disponibili informazioni sul fatturato.
Il tuo ecommerce è compliant con la normativa omnibus?
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